La prima particolarità del singolo Le cose più strane, che anticipa l'album "The Legendary Indian Aquarium and other stories" (Kandinsky records/ Audioglobe) è che contiene le versioni in lingua inglese (The strange things) e in francese (Les choses etranges). Nasce come una canzone d'amore che vuole raccontare il rapporto tra due persone e le contraddizioni che spesso si creano; la musica scandita come un battito di cuore cerca di riportare tutto nell'alveo della dolcezza, dell'incertezza e della fragilità proprie dell'amore passionale. "Le cose più strane sono tre: la prima è che posso anche vivere senza di te; l'altra è che io muoio per te ed infine che senza di te le cose più strane sono tre. " Alla fine però i conti non tornano... (N.S. 25 Aprile 2007)

Come farebbero le donne senza le nostre buone intenzioni?!? Sarò può essere una canzone d'amore per una donna che si ama, per una donna che si sta perdendo, per una donna che non si vuole perdere... Ci sono dentro le promesse e le miserie di un presunto uomo. Si, perchè davanti al sentimento l'uomo si trasforma e perde talvolta la sua identità, manifestandosi per come vorrebbe essere e spesso non per com'è. Promesse ad una splendida luna in cielo per tutta una splendida notte, consci che al mattino seguente non la si troverà più. L'amore coinvolge e stravolge, talvolta è fatto di piccoli gesti, di ricordi e film visti assieme, di Natali, ma anche di lettere da scrivere e dimenticare, di freddi polari e distacchi e spesso anche racchiuderlo dentro una canzone può servire a poco. Una canzone non comune per gli Edgar cafè, che appoggiano le basi del loro repertorio su ritmiche decisamente più orientate verso il rock seppur d'autore; ma dalla difficoltà di scegliere un singolo fra le splendide canzoni del loro album "Alcuni fattori marginali" è nata in una attimo una nuova canzone da una forte ispirazione. (N.S. 25 Aprile 2007)

Le rime di Suriak sono taglienti ma mai volgari, parlano di storie di vita ma non toccano argomenti gangsta e poggiano su basi black e funk. Un ritorno alle origini dell'hip-hop italico, il tessuto in cui Fabrizio Soracco è cresciuto assieme ai grandi del genere, con cui ha avuto diverse collaborazioni. Il primo singolo estratto è SHHH, di cui è anche uscito il video diretto da Stefano "Noce" Ruggeri. E' un brano che tendenzialmente parte da 2 presupposti : innanzitutto la contrapposizione tra strofe concitate da ritmiche urbane e ritornelli rilassanti tipici di spiaggie e ciringuiti con immagini e situazioni fumettistiche, e poi l'esercizio stilistico di fare una canzone in italiano con rime che non siano are-ere-ire, ma con una desinenza straniera come shhh appunto. (N.S. 24 Aprile 2007)

Cantautore bresciano, da tanti anni sulla scena musicale, ritorna con un nuovo brano anteprima dell'album "Subliminale" (A.L. 10 Aprile 2007)

Anticipa l'album interamente concepito e scritto a Cuba. e al quale partecipano come guest star i -maggiori esponenti mondiali del genere. Nella versione remix del singolo i feat. sono di Willy lapache e lexcano. Guardando (Dabliu Sound/Baccano) è nata durante la permanenza di D-RECT a Cuba, ed è stata scritta all'uscita da una discoteca locale dopo aver incontrato una bellissima ragazza che trascorreva la notte ballando e facendo girare la testa dei vari presenti. Era cosi bella e impossibile, che difficilmente qualcuno osava approcciarla, e chi lo faceva otteneva solo scarsissimi risultati. Una ragazza che era solo possibile "guardare". Il remix è nato da una collaborazione con Dj Emi, produttore musicale argentino residente a Boston e col suo cantante Lexcano, artista dominicano. Il brano, dal sapore oltreoceano è stato realizzato con grande professionalità dai due musicisti americani, ma mancava ancora quel pizzico di latinità. (N.S. 10 Aprile 2007)

"Se fossi nato a Bolzano probabilmente scriverei di montagne anziche di mare". Così ama dire di se Guido Politi. Ed è per questo che Bora (Pop Eyes), primo singolo estratto dall'omonimo album uscito a novembre, sa rifarsi alla migliore tradizione cantautorale italiana conservando al tempo stesso un'originalità e una personalità indiscusse, frutto anche del legame del cantautore con la sua terra d'origine. Bora è un brano sognante, e al tempo stesso movimentato, che danza ciclicamente allo stesso ritmo delle onde che mosse dal vento ostacolano i marinai ed il loro navigare. Politi traccia con maestria un suggestivo parallelismo rendendo il mare uno specchio ed un simbolo della vita di tutti i giorni, affascinante e misterioso quanto difficile da governare. (N.S. 10 Aprile 2007)

Band piemontese, da diversi anni sulla scena musicale, presenta il cd d'esordio con questo brano che storicamente apre i concerti di questa band con molto successo (A.L. 10 Aprile 2007)