LA MOSTRA di FRIDA KAHLO



MILANO, MUSEO DELLA PREMANENTE via Turati



Novità discografiche Il Messico della rivoluzione ancora fresca, con i suoi ferenti culturali e politici che ne hanno fatto un punto di riferimento per artisti e militanti d’inizio secolo di Stati Uniti, Europa ed America Latina; il Messico dalle radici indigene che portava Frida a rievocarlo agghindandosi da india tehuana e caricando i colori dei suoi dipinti; il Messico, ed in parte gli Stati Uniti, come scenari degli intrecci di vite, percorsi, drammi, traguardi, disillusioni, dentro ed intorno a Frida Kahlo: la famiglia d’origine, quella allargata che frequentava la “Casa Azùl” a Coyoacàn, il matrimonio con il famoso muralista Diego Rivera, l’accoglienza e la morte di Lev Trockji, ; gli scenari di una vita fatta di dolore esposto, condensato sulla tela, fisico e dell’anima, urlato e sbeffeggiato, attraversato, fatto proprio ed offerto allo sguardo altrui.

Questo è “Frida Khalo”, una mostra che diventa contenitore della vita a tinte forti di un’artista completamente immersa nel suo tempo come nella sua storia, individuale ed, indissolubilmente, di coppia e collettiva.
Una collezione di opere del Museo Dolores Olmedo Patiño, che vede Achille Bonito Oliva come curatore scientifico nell’allestimento a Milano, fatto di dipinti, disegni e molte fotografie, esposti in modo coinvolgente ed efficace.

Un’artista che inizia a dipingere a 18 anni perché costretta a letto in seguito ad un gravissimo incidente che le causerà problemi alla colonna vertebrale per tutta la breve vita, che continuerà a ritrarre prevalentemente se stessa come soggetto simbolico che diventa veicolo di emozioni e della propria intima realtà. Definita surrealista da Andrè Breton che la portò sulla scena artistica internazionale, Frida Kahlo rivendicò sempre il proprio dipingere la realtà così come la percepiva: e sono sguardi diretti, densi, sono colori saturi e brillanti, sono sangue e candore, è corpo e dolore, è erotismo ed elementi naturali vivi.

Particolare attenzione meritano alcune opere (dipinti e disegni) degli ultimi anni in cui i soggetti sembrano tratti più da visioni, i colori si fanno cangianti, l’alcool e la morfina accompagnano percezioni simboliche più astratte, la speranza si fa più fragile all’avvicinarsi della morte ……

09 OTTOBRE 2003 / 08 FEBBRAIO 2004
lunedì 13 – 20 / martedì e giovedì 10 – 23 / mercoledì, venerdì, sabato, domenica 10 – 20
INFOLINE 24H SU 24: 02 54915
WWW.TICKET.IT/FRIDA
BIGLIETTI: intero 9 euro / ridotto gruppi 7,50 euro / scuole 4 euro


Recensione per Radio Mach 5 a cura di:
Silvia Barbaruolo





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