Levia Gravia: Aggettivi neutri plurali, opposti e contrari, che tradotti letteralmente ci regalano "cose pesanti e cose leggere",

Per Ovidio attestano la naturale presenza, nei propri componimenti, di ispirazioni leggere accanto ad (3ltre di contenuto più grave; utilizzati da Carducci diventano il titolo di una celebre opera, creata per raccontare "fantasie di gioventù, insieme a dolori ed esperimenti della vita",

Nelle mani di Alfonso De Chiara e Fabio Raiola, questo accosta mento semantico diventa un progetto musicale emblematico, almeno quanto il titolo scelto per l'album d'esordio.

I due cantautori, uniti in un sodalizio artistico dal 2001, sono artefici di un modo di fare musica che, pur indissolubilmente legato alla tradizione cantautorale italiana, è tuttavia caratterizzato dalla pregnante presenza -e compresenza -di elementi di assoluta originalità, tipici in genere della musica d'oltralpe.

Nei componimenti dei Levia Gravia, suoni essenzialmente acustici sono corroborati da sonorità contemporarlee e arricchiti da componenti timbriche di matrice etnica. I testi si mostrano teatrali e poetici, ma al contempo altamente fruibili e "facili", "attraversati dalla rivincita della semplicità della parola sulla complessità della vita".

Caratteristiche stilistiche apparentemente contrastanti si fanno necessarie l'una alla sopravvivenza dell'altra, e collaborano per dar vita ad un progetto innovativo e di grande spessore artistico che nasce dalla semplice esigenza di raccontare e di raccontarsi.

I Levia gravia sono:

Alfonso De Chiara: voce, piano, rhodes e chitarra
Fabio Raiola: chitarre elettrica e acustica, bouzuki, cuatro
Pasquale Lancuba: fisarmonica
Antonello Altieri: sax soprano
Domenico Andria: basso elettrico
Franco Gregorio: batb:ria

Collaborano nei Levia Gravia dal vivo e in studio:


Alfonso Deidda: piano, rodhes e sassofono
Tommaso Scannapieco: contrabbasso
Giovanni Borriello: oboe
Lello Carotenuto: trombone